Quali esigenze soddisfa Sente-Mente Project?

L’aspetto innovativo del modello è quello di permettere alle strutture coinvolte nel progetto di:

  • Fornire al personale dell’organizzazione la capacità di superare il modello De-mente. Sostituendolo con Sente-Mente, perché se de-mente è inteso come “privo di mente”, Sente-Mente è andare oltre la razionalità pur mantenendo dentro di sé il nocciolo vitale che è la capacità di ogni essere vivente nel provare emozioni quali: la gioia, l’affetto, lo stupore, la rabbia, la paura, in tutte le sfumature percepite.
  • Rendere disponibile alle imprese di welfare un efficace modello assistenziale che pone la persona al centro dell’attenzione di tutti i processi organizzativi. Ovvero un approccio all’assistenza che non si limita nel far risaltare quello che si perde a causa della malattia. E’ questo aspetto che lo rende più efficace rispetto ai modelli attuali, che focalizzano le loro azioni su quello che la persona non ha più, cioè la mancanza di capacità nel ricordare eventi recenti che inevitabilmente vengono meno con la patologia diagnosticata.
  • Avere la sicurezza di applicare un modello che rende oggettiva la consapevolezza del fatto che gli individui affetti da questa patologia possiedono fino all’ultimo respiro, la capacità di provare emozioni e soprattutto di “sentire” quelle degli altri.
  • Fare in modo che sia sempre possibile vedere, nella persona affetta da demenza, tutto il bello che ancora c’è e soprattutto quello che le persone sono ancora capaci di donare e, nonostante la diagnosi, permettere alle famiglie e agli operatori di acquisire una visione delle capacità della persona malata nel vivere le emozioni e quindi nella possibilità di continuare ad esistere.